sabato 20 ottobre 2007
John Mayall England Bluesman
John Mayall (Macclesfield, 29 novembre 1933) è un musicista e cantautore blues inglese di fama internazionale.
John Mayall è stato per lungo tempo il punto di riferimento fondamentale per la scena blues inglese. Il suo complesso, i Bluesbreakers, ha rappresentato la formazione di transizione e di connessione tra il blues revival degli anni cinquanta ed il rock-blues degli anni sessanta.
Particolarmente capace nella scoperta di grandissimi talenti, dal gruppo di Mayall sono nati musicisti come Eric Clapton, Mick Taylor, Larry Taylor e Peter Green.
Tra gli album più significativi: Crusade, Blues Breakers with Eric Clapton, The Turning Point, Bare Wires, Jazz Blues Fusion.
Biografia :
Mayall è il figlio di Murray Mayall, chitarrista e appassionato di musica jazz. Fin dall'infanzia, fu avvicinato alle sonorità di musicisti blues americani fra cui Leadbelly, Albert Ammons, Pinetop Smith, and Eddie Lang, e imparò da autodidatta a suonare il piano, la chitarra e l'armonica.
Mayall frequentò la scuola d'arte e dopo fece tre anni di servizio militare con l'Esercito Britannico in Corea. Nel 1956, cominciò a suonare blues con gruppi quasi professionistici, "The Powerhouse Four" e, in seguito, "The Blues Syndicate". Sotto l'influenza di Alexis Korner, si trasferì a Londra e formò i "John Mayall's Bluesbreakers".
I Bluesbreakers erano una specie di banco di prova e di allenamento per musicisti blues, e ci furono diversi cambi di componenti prima dell'arrivo di Eric Clapton, con il quale il gruppo raggiunse il suo primo successo commerciale. Dopo che Clapton lasciò per fondare i Cream, i Bluesbreakers presero fra le loro file una serie di altri musicisti notevoli, fra cui Peter Green, John McVie, Kal David, and Mick Taylor. Si riportano le parole di Eric Clapton, "John Mayall ha gestito una scuola per musicisti incredibilmente buona."
Nei primi anni '70, Mayall raggiunse il successo commerciale negli Stati Uniti a si trasferì al Laurel Canyon, a Los Angeles. Là ebbe un'importante influenza sulle carriere di musicisti emergenti come Blue Mitchell, Red Holloway, Larry Taylor, and Harvey Mandel.
Mayall da allora ha continuato a suonare e dare concerti, ricostituendo anche i Bluesbreakers nel 1982.
Il 29 novembre 2003 ha effettuato un grande concerto a Liverpool portando sul palco, tra gli altri, Eric Clapton e Mick Taylor.
Fonte :....wikipedia
John Mayall & the Bluesbreakers Pistoia 2007 :
Eva Green
Sua madre è l'attrice francese Marlène Jobert suo padre, invece Walter Green è un medico di origine svedese ma anche lui ha avuto a che fare col mondo del cinema, una volta sola: infatti è stato uno degli interpreti di Au hasard Balthazar di Robert Bresson.
Prima di farsi conoscere per il ruolo di Isabelle in The dreamers - I sognatori Eva è stata attrice di teatro: ha frequentato la St. Paul School per tre anni prima di isciversi al laboratorio teatrale della scuola Webber Douglas di Londra, ed in seguito ha recitato in due spettacoli. Era in tour nel sud della Francia, quando il direttore del casting del film di Bernardo Bertolucci l'ha chiamata per un'intervista filmata a Parigi, Dopo due settimane Bertolucci ha voluto incontrarla e le ha fatto improvvisare qualcosa davanti alla macchina da presa assieme a Louis Garrel, che nel film è il suo fratello gemello.
Fonte :....cinema.castlerock.it
Bran bella gnocca_____voto__8.5_____
Youtube ---->>>>>-----Eva Green :
venerdì 19 ottobre 2007
De-Phazz
Madita
Chi ha seguito assiduamente le produzioni dei Dzihan & Kamien, protagonisti del Vienna style, conoscerà già il nome e la voce di questa cantante, legata artisticamente e non solo a Vlado Dzihan, con il quale ha forgiato questo discreto "debutto". Nel complesso si ha la sensazione che i territori downbeat percorsi da D&K appaiano solo in fotografia per lasciare spazio alle aspirazioni da chanteuse contemporanea di Madita, che preferisce una scenografia musicale più soul che downbeat, richiamando alla mente qualche lavoro passato dei Lamb o della Russell e per quanto riguarda le qualità vocaliche e l'uso della voce tentando qualche emulazione del parco ugole della musica odierna (Bjork in primis... basta soffermarsi su qualche slancio in Mood e notare le similitudini qua e là).Continua.......su thevibes.net
Fonte :...www.thevibes.net
MADITA : JUNE
Voce meravigliosa........VERO?
dZihan & Kamien
di Raffaello Carusi :
In due anni dZihan & Kamien sono riusciti a portarsi ai vertici della scena club. Senza dubbio i due produttori viennesi d'adozione ha goduto di alcuni eventi 'fortunati': la presenza nelle compilation en vogue (il loro "Homebase" lo ascoltate in Café del Mar, vol. 6) ha aperto la strada all'album Freaks & Icons. Così come la moda dei remixes ha funzionato bene in entrambi i sensi: i loro brani sono stati trattati da Herbert, At Jazz, UFO, Hefner mentre loro sonostati chiamati a reinterpretare artisti come Billie Holiday e Serge Gainsbourg, Nitin Sawhney e Tosca.
Continua su.....www.scanner.it
Fonte :...scanner.it
Piccole sonorita' dei dZihan & Kamien
dZihan&Kamien : Homebase
mercoledì 17 ottobre 2007
Alice Russell
Grandissima voce :
Alice Russell : Seven Nation Army (Live in Paris)
Alice Russell : Hurry On Now
Alice Russell : Seven Nation Army (Live in Paris)
Alice Russell : Hurry On Now
Il mio conpagno di sbronze preferito "Charles Bukowski"
Charles Bukowski :
Henry Charles Bukowski (detto Hank) (Andernach, 16 agosto 1920 – San Pedro, 9 marzo 1994) è stato un poeta e scrittore statunitense.
Biografia :
Bukowski nacque ad Andernach, dove sua madre, tedesca, incontrò suo padre, un soldato polacco-americano, durante l'occupazione tedesca alla fine della prima guerra mondiale. All'età di due anni la sua famiglia si trasferì a Los Angeles, in California. Durante la grande depressione, il padre di Bukowski fu spesso disoccupato, e a detta del figlio, manesco e ingiurioso. Dopo essersi diplomato alla Los Angeles High School, Bukowski frequentò il Los Angeles City College per un anno seguendo corsi di arte, giornalismo e letteratura.
All'età di 24 anni, Bukowski riuscì a far pubblicare un suo breve racconto, "Aftermath of a Lenghty Rejection Slip". Due anni dopo pubblicò un altro breve racconto "20 Tanks From Kasseldown", ma la sua disillusione verso il settore editoriale crebbe a tal punto che smise di scrivere per quasi un decennio. Passò questo periodo in parte a Los Angeles, e in parte vagabondando per gli Stati Uniti, vivendo di lavori saltuari e in economiche stanze in affitto.
Nei primi anni cinquanta Bukowski ottenne lavoro come postino a Los Angeles, ma si licenziò dopo neppure due anni. Nel 1955 fu ricoverato per un ulcera perforante che gli fu quasi fatale. Lasciato l'ospedale iniziò a scrivere poesie. Sposò Barbara Frye nel 1957 ma divorziò nel 1959. La Frye, scrittrice e poetessa (dirigeva la rivista Harlequin, sulla quale erano state pubblicate delle poesie di Bukowski), insisteva nel dire che le loro differenze erano personali, non letterarie, anche se era risaputo che fosse molto critica verso l'opera poetica del marito. Bukowski continuò a scrivere poesie e riprese a bere. Ritornò agli uffici postali di Los Angeles, dove lavorò come impiegato per più di dieci anni.
Fonte :...Wikipedia
Alcune libri di Bukowski da me letti e che vi consiglio :
Storie di ordinaria follia, Feltrinelli (1975)
Compagno di sbronze, Feltrinelli (1979)
Musica per organi caldi, Feltrinelli (1984)
Hollywood, Hollywood!, Feltrinelli (1990)
Aforismi :
« Se hai stile hai il tuo metodo che continua mentre tutte le cose vacillano. Mi segui?
Sì.
Non c'è altro. È molto semplice.
E lo stile di vita? Cambia anche questo?
Il mio non cambia un granché. Mi limito a bere cose diverse »
(Charles Bukowski, in un'intervista di Fernanda Pivano)
« Quel bar non lo aveva mai visto così pieno
Sulla via per l'inferno c'è sempre un sacco di gente
Ma è comunque una via che si Percorre in solitudine
Si spinse avanti a gomitate
Per prendere la sua vodka liscia »
(da "Post office", di Charles Bukowski)
« L'uomo è la fogna dell'universo »
(Charles Bukowski)
« Non cerco mai di migliorarmi o di imparare qualcosa, rimango esattamente come sono. Non sono uno che impara, sono uno che evita. Non ho voglia di imparare, mi sento perfettamente normale nel mio mondo pazzo; non voglio diventare come gli altri »
(Charles Bukowski)
« Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore. »
(Charles Bukowski)
Quanto è grande la blogosfera?
Technorati Profile
È possibile tracciarne un profilo preciso? Siamo in grado di evidenziare le tendenze in atto e valutare l'impatto di questo strumento di comunicazione fuori e dentro la rete? Sarebbe estremamente complicato vista la natura prettamente individualisitica e per nulla organizzata del fenomeno. Ma per fortuna c'è Technorati. Il servizio creato dall'americano David Sifry nel novembre del 2002 si è guadagnato nel tempo la meritata reputazione di strumento di monitoraggio più affidabile dell'universo blog. La sua fama ha scavalcato clamorosamente i confini della rete l'estate scorsa, quando la CNN lo ha usato per monitorare quasi in diretta le opinioni dei blogger in occasione delle convention dei Democratici e dei Repubblicani in vista delle presidenziali USA.
Ma cos'è e cosa fa esattamente Technorati? Per certi versi è come un motore di ricerca: indicizza i blog e ne verifica costantemente gli aggiornamenti. La sua funzione primaria, però, non è tanto quella di offrire un servizio alla Google limitato a questa categoria di siti, quanto quella di evidenziare le relazioni e le connessioni tra i blog. Quello che conta di più per Technorati sono i link. È il numero di link verso un blog, per esempio, che ne certifica la popolarità o l'influenza. È il numero di link verso un certo articolo ciò che può farci misurare l'importanza di una notizia.
Fonte :...webnews
Io mi sono iscritto....
È possibile tracciarne un profilo preciso? Siamo in grado di evidenziare le tendenze in atto e valutare l'impatto di questo strumento di comunicazione fuori e dentro la rete? Sarebbe estremamente complicato vista la natura prettamente individualisitica e per nulla organizzata del fenomeno. Ma per fortuna c'è Technorati. Il servizio creato dall'americano David Sifry nel novembre del 2002 si è guadagnato nel tempo la meritata reputazione di strumento di monitoraggio più affidabile dell'universo blog. La sua fama ha scavalcato clamorosamente i confini della rete l'estate scorsa, quando la CNN lo ha usato per monitorare quasi in diretta le opinioni dei blogger in occasione delle convention dei Democratici e dei Repubblicani in vista delle presidenziali USA.
Ma cos'è e cosa fa esattamente Technorati? Per certi versi è come un motore di ricerca: indicizza i blog e ne verifica costantemente gli aggiornamenti. La sua funzione primaria, però, non è tanto quella di offrire un servizio alla Google limitato a questa categoria di siti, quanto quella di evidenziare le relazioni e le connessioni tra i blog. Quello che conta di più per Technorati sono i link. È il numero di link verso un blog, per esempio, che ne certifica la popolarità o l'influenza. È il numero di link verso un certo articolo ciò che può farci misurare l'importanza di una notizia.
Fonte :...webnews
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lunedì 15 ottobre 2007
Il Camoscio d'Abruzzo
Ciclismo: si è spento Vito Taccone
Stroncato da un infarto a 67 anni
Vito Taccone, noto ciclista degli anni '60, si è spento a 67 anni a causa di un infarto. Il Camoscio d'Abruzzo, soprannome che si era meritato per le sue doti di scalatore che gli sono valse la vittoria ad alcune tappe del Giro, aveva avuto di recente una disavventura giudiziaria. Incarcerato, ma poi liberato, per contraffazione solo la scorsa settimana si era incatenato davanti al tribunale per sollecitare la chiusura dell'inchiesta.
Vito Taccone era diventato celebre negli anni Sessanta per il suo temperamento fiero e polemico. Mostrava questa sua caratteristica in corsa, esibendo una combattività fuori dal comune che lo rendeva molto amato dagli appassionati e spesso al centro di polemiche, come quando veniva accusato di essere causa di cadute negli arrivi in volata. Le sue vittorie e le sue origini abruzzesi (era nato ad Avezzano il 6 maggio 1940) gli erano valse il soprannome di "Camoscio d'Abruzzo", ma la sua vis polemica si manifestava soprattutto ai microfoni televisivi del Processo alla tappa di Sergio Zavoli, che anche grazie a lui ebbe un enorme successo negli Anni Sessanta. Nel 1963 vise cinque tappe al Giro, di cui quattro consecutive. L'anno dopo al Tour de France fu protagonista di una scazzottata con lo spagnolo Manzaneque e da allora si rifiutò di prendere parte alla corsa francese. Nel 1968 arrivò quinto al Mondiali corsi a Imola.
Fonte :...Tgcom
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GIMONDI, SE NE VA PARTE NOSTRO MONDO
"La notizia della morte di Vito Taccone mi è arrivata presto e mi ha lasciato con il morale a terra". Felice Gimondi si dice 'dispiaciuto e commosso', anche perché con il grande Camoscio abruzzese aveva legato in maniera particolare, taciturno bergamasco, l'altro esuberante abruzzese. "Ho avuto ottimi rapporti con lui, dal mio ritiro da professionista ero in camera con lui, quindi appena sono diventato grande, il primo corridore che ho frequentato è stato Vito. In gara era aggressivo, agonista, è una gran bella parte del nostro mondo che se ne va - racconta abbattuto Gimondi - lascia dei bei ricordi". C'era qualche anno di differenza tra i due, ma in un Matteotti, Taccone è riuscito a battere Gimondi: "Aveva temperamento e uno scatto bruciante - spiega Felice - aveva un grande pregio, ed era quello che se puntava un obiettivo ci andava sempre vicino. Sì, aveva un bel caratterino, ma tutti noi corridori abbiamo nella nostra vita litigato con qualcuno".
DI LUCA, IO SUO EREDE IN ABRUZZO
"Un simbolo, un grande simbolo della mia terra. Mi dispiace ancora di più perché ho preso nel ciclismo la sua eredita". Danilo Di Luca, vincitore del Giro d'Italia 2007, ha appreso la notizia della scomparsa di Vito Taccone con un groppo alla gola. "L'ho visto per l'ultima volta prima del Giro D'Italia e lui mi disse che alla Liegi mi aveva visto davvero bene e che secondo lui avrei potuto vincere il Giro d'Italia - ha spiegato il ragazzo di Spoltore - lui ha creduto in me fin dal primo momento e la sua scomparsa mi riempie davvero di dolore", ha chiuso Di Luca. ).
Fonte :...Ansa.it
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Vito Taccone (Avezzano, 6 maggio 1940 – 15 ottobre 2007) è stato un ciclista italiano.
Carriera:
Esordì fra i professionisti nel 1961, raccogliendo nella sua carriera importanti risultati agonistici. Venne soprannominato "il camoscio d'Abruzzo" non solo per le sue qualità di scalatore, ma anche per il suo carattere irruento.
Nel 1961 vinse il Giro di Lombardia che percorreva quell'anno il durissimo Muro di Sormano.
Durante il Tour de France del 1964 venne accusato di aver causato diverse cadute negli arrivi in volata per i suoi scatti scomposti; la tensione con gli altri atleti culminò in una scazzottata con il corridore spagnolo Fernando Manzaneque. Da allora rifiutò di prendere parte alle successive edizioni di quella corsa.
Divenne commentatore televisivo ne Il Processo alla Tappa, di Sergio Zavoli, con i quale entrò più volte in polemica.
Lasciata l'attività agonistica ha intrapreso varie attività, rimanendo comunque un personaggio molto popolare nella sua regione d'origine. Titolare di un'azienda di abbigliamento sportivo, nel giugno è stato arrestato con altre 11 persone con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al commercio di capi di abbigliamento con marchi contraffatti o provenienti da furti, in seguito ad un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza. [1] Muore il 15 Ottobre 2007 all'età di 67 anni per un infarto.
Principali vittorie :
* Giro di Lombardia 1961
* Giro del Piemonte 1962
* Giro di Toscana 1963
* Giro della Campania 1964
* Milano-Torino 1965
* Trofeo Matteotti 1966
Fonte :....Wikipedia
Blog Action Day "S.O.S. CLIMA"
Possiamo attenuare gli effetti del riscaldamento globale, con piccoli gesti quotidiani a partire dall’acquisto di una semplice lampadina. Con le lampadine Philips a Risparmio Energetico aiuti il WWF e riduci l’incremento dell’effetto serra, causa dello scioglimento dei ghiacci polari.
Infatti, le lampadine Philips Genie a risparmio energetico, durano 8 volte di più, consumano fino all’80% in meno.
Gia' questo basterebbe per aiutare il nostro pianeta oppure potrebbe gia' essere
un piccolo passo in avanti.
Lavoro in un negozio di Hobbistica e posso dare una piccola notizia in anticipo
che sarebbe quella di una collaborazione con il WWF e la Philips per la vendita in
promozione di lampade a risparmio energetico.
"Lampada a risparmio energetico
La lampada a risparmio energetico che si trova ormai abbastanza comunemente oggi nei negozi di forniture elettriche e negli ipermercati comprende sia la lampada fluoroscente che quella a ioduri mettalici.
Le lampade a risparmio energetico sono dette anche "sorgenti a scarica", comprendono le lampade fluorescenti e quelle a ioduri metallici: efficienza da 30/35 lumen/Watt fino a 80/90 lumen/Watt (un discorso a parte merita la nuova generazione delle "lampade a induzione").
Funzionano secondo principi molto diversi da quelli delle lampade incandescenti; infatti, sfruttano il principio per cui se tra due elettrodi immersi in un gas o in vapori metallici viene creata una differenza di potenziale adeguata, tra i due elettrodi si genera una scarica cui è associata l'emissione di radiazioni visibili."
Questo e' quello che potremmo fare noi ogni singola persona , solo cambiando "le lampadine di casa negozi uffici"in molti paesi Europei gia' sono molto avanzati ,
noi Italiani ancora no. One steep in time!!Incominciamo?
Infatti, le lampadine Philips Genie a risparmio energetico, durano 8 volte di più, consumano fino all’80% in meno.
Gia' questo basterebbe per aiutare il nostro pianeta oppure potrebbe gia' essere
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La lampada a risparmio energetico che si trova ormai abbastanza comunemente oggi nei negozi di forniture elettriche e negli ipermercati comprende sia la lampada fluoroscente che quella a ioduri mettalici.
Le lampade a risparmio energetico sono dette anche "sorgenti a scarica", comprendono le lampade fluorescenti e quelle a ioduri metallici: efficienza da 30/35 lumen/Watt fino a 80/90 lumen/Watt (un discorso a parte merita la nuova generazione delle "lampade a induzione").
Funzionano secondo principi molto diversi da quelli delle lampade incandescenti; infatti, sfruttano il principio per cui se tra due elettrodi immersi in un gas o in vapori metallici viene creata una differenza di potenziale adeguata, tra i due elettrodi si genera una scarica cui è associata l'emissione di radiazioni visibili."
Questo e' quello che potremmo fare noi ogni singola persona , solo cambiando "le lampadine di casa negozi uffici"in molti paesi Europei gia' sono molto avanzati ,
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