lunedì 15 ottobre 2007
Il Camoscio d'Abruzzo
Ciclismo: si è spento Vito Taccone
Stroncato da un infarto a 67 anni
Vito Taccone, noto ciclista degli anni '60, si è spento a 67 anni a causa di un infarto. Il Camoscio d'Abruzzo, soprannome che si era meritato per le sue doti di scalatore che gli sono valse la vittoria ad alcune tappe del Giro, aveva avuto di recente una disavventura giudiziaria. Incarcerato, ma poi liberato, per contraffazione solo la scorsa settimana si era incatenato davanti al tribunale per sollecitare la chiusura dell'inchiesta.
Vito Taccone era diventato celebre negli anni Sessanta per il suo temperamento fiero e polemico. Mostrava questa sua caratteristica in corsa, esibendo una combattività fuori dal comune che lo rendeva molto amato dagli appassionati e spesso al centro di polemiche, come quando veniva accusato di essere causa di cadute negli arrivi in volata. Le sue vittorie e le sue origini abruzzesi (era nato ad Avezzano il 6 maggio 1940) gli erano valse il soprannome di "Camoscio d'Abruzzo", ma la sua vis polemica si manifestava soprattutto ai microfoni televisivi del Processo alla tappa di Sergio Zavoli, che anche grazie a lui ebbe un enorme successo negli Anni Sessanta. Nel 1963 vise cinque tappe al Giro, di cui quattro consecutive. L'anno dopo al Tour de France fu protagonista di una scazzottata con lo spagnolo Manzaneque e da allora si rifiutò di prendere parte alla corsa francese. Nel 1968 arrivò quinto al Mondiali corsi a Imola.
Fonte :...Tgcom
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GIMONDI, SE NE VA PARTE NOSTRO MONDO
"La notizia della morte di Vito Taccone mi è arrivata presto e mi ha lasciato con il morale a terra". Felice Gimondi si dice 'dispiaciuto e commosso', anche perché con il grande Camoscio abruzzese aveva legato in maniera particolare, taciturno bergamasco, l'altro esuberante abruzzese. "Ho avuto ottimi rapporti con lui, dal mio ritiro da professionista ero in camera con lui, quindi appena sono diventato grande, il primo corridore che ho frequentato è stato Vito. In gara era aggressivo, agonista, è una gran bella parte del nostro mondo che se ne va - racconta abbattuto Gimondi - lascia dei bei ricordi". C'era qualche anno di differenza tra i due, ma in un Matteotti, Taccone è riuscito a battere Gimondi: "Aveva temperamento e uno scatto bruciante - spiega Felice - aveva un grande pregio, ed era quello che se puntava un obiettivo ci andava sempre vicino. Sì, aveva un bel caratterino, ma tutti noi corridori abbiamo nella nostra vita litigato con qualcuno".
DI LUCA, IO SUO EREDE IN ABRUZZO
"Un simbolo, un grande simbolo della mia terra. Mi dispiace ancora di più perché ho preso nel ciclismo la sua eredita". Danilo Di Luca, vincitore del Giro d'Italia 2007, ha appreso la notizia della scomparsa di Vito Taccone con un groppo alla gola. "L'ho visto per l'ultima volta prima del Giro D'Italia e lui mi disse che alla Liegi mi aveva visto davvero bene e che secondo lui avrei potuto vincere il Giro d'Italia - ha spiegato il ragazzo di Spoltore - lui ha creduto in me fin dal primo momento e la sua scomparsa mi riempie davvero di dolore", ha chiuso Di Luca. ).
Fonte :...Ansa.it
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Vito Taccone (Avezzano, 6 maggio 1940 – 15 ottobre 2007) è stato un ciclista italiano.
Carriera:
Esordì fra i professionisti nel 1961, raccogliendo nella sua carriera importanti risultati agonistici. Venne soprannominato "il camoscio d'Abruzzo" non solo per le sue qualità di scalatore, ma anche per il suo carattere irruento.
Nel 1961 vinse il Giro di Lombardia che percorreva quell'anno il durissimo Muro di Sormano.
Durante il Tour de France del 1964 venne accusato di aver causato diverse cadute negli arrivi in volata per i suoi scatti scomposti; la tensione con gli altri atleti culminò in una scazzottata con il corridore spagnolo Fernando Manzaneque. Da allora rifiutò di prendere parte alle successive edizioni di quella corsa.
Divenne commentatore televisivo ne Il Processo alla Tappa, di Sergio Zavoli, con i quale entrò più volte in polemica.
Lasciata l'attività agonistica ha intrapreso varie attività, rimanendo comunque un personaggio molto popolare nella sua regione d'origine. Titolare di un'azienda di abbigliamento sportivo, nel giugno è stato arrestato con altre 11 persone con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al commercio di capi di abbigliamento con marchi contraffatti o provenienti da furti, in seguito ad un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza. [1] Muore il 15 Ottobre 2007 all'età di 67 anni per un infarto.
Principali vittorie :
* Giro di Lombardia 1961
* Giro del Piemonte 1962
* Giro di Toscana 1963
* Giro della Campania 1964
* Milano-Torino 1965
* Trofeo Matteotti 1966
Fonte :....Wikipedia
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