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mercoledì 27 febbraio 2008

Eggs and Sausage (In a Cadillac with Susan)

Nighthawks at the Diner è il terzo album del cantautore statunitense Tom Waits. Il titolo dell'album è stato ispirato dal celebre dipinto del 1942 di Edward Hopper, intitolato appunto Nighthawks



Recensione presa da www.debaser.it


"Nighthawks at the Diner" è un disco registrato in un locale dal vivo nel luglio del 1975. È un album ridanciano, alcolico e fumoso.

Questo disco può essere interpretato come un tributo agli albori della carriera di Waits. Prima di diventare un affermato musicista il nostro Tom era il lavapiatti di un diner (ristorante o meglio bettola metropolitana). Al termine del suo lavoro verso l'orario di chiusura si piazzava al piano del locale, dove raccontava storie cantate, divertenti e tristi, accompagnandosi strimpellando con il piano. I nottambuli che gli si siedevano attorno ad ascoltarlo erano ogni sera più numerosi.

Continua :....

Eggs and Sausage (In a Cadillac with Susan)



Tracce


1. (Opening Intro) - 2:58 - (Tom Waits)
2. Emotional Weather Report - 3:47 - (Tom Waits)
3. (Intro)" to "On a Foggy Night - 2:16 - (Tom Waits)
4. On a Foggy Night - 3:48 - (Tom Waits)
5. (Intro)" to "Eggs and Sausage - 1:53 - (Tom Waits)
6. Eggs and Sausage (In a Cadillac with Susan Michelson) - 4:19 - (Tom Waits)
7. (Intro)" to "Better Off Without a Wife - 3:02 - (Tom Waits)
8. Better Off Without a Wife - 3:59 - (Tom Waits)
9. Nighthawk Postcards (From Easy Street) - 11:30 - (Tom Waits)
10. (Intro)" to "Warm Beer and Cold Women - 0:55 - (Tom Waits)
11. Warm Beer and Cold Women - 5:21 - (Tom Waits)
12. (Intro)" to "Putnam County - 0:47 - (Tom Waits)
13. Putnam County - 7:35 - (Tom Waits)
14. Spare Parts I (A Nocturnal Emission) - 6:25 - (Tom Waits/Chuck E. Weiss)
15. Nobody – 2:51 - (Tom Waits)
16. (Intro) to Big Joe and Phantom 309 - 0:40 - (Tom Waits)
17. Big Joe and Phantom 309 - 6:29 - (Tommy Faile)
18. Spare Parts II and Closing - 5:13 - (Tom Waits)

Edward Hopper :

« Il mio scopo nel dipingere è sempre stata la più esatta trascrizione possibile della più intima impressione della natura.
Edward Hopper (Nyack, 22 luglio 1882 – New York, 15 maggio 1967) è stato un pittore statunitense precisionista, famoso soprattutto per i suoi ritratti della solitudine nella vita americana contemporanea.
Nato a Nyack, piccola cittadina sul fiume Hudson da una colta famiglia borghese americana, Hopper entra nel 1900 alla New York School of Art. Nell'istuituto si trova fianco a fianco con altri futuri protagonisti della scena artistica americana dei primi anni Cinquanta: Guy Pène du Bois, Rockwell Kent, Eugene Speicher e George Bellows.

Gli incontri fondamentali per la sua formazione e crescita, però, sono quelli con i tre insegnanti della scuola: William Merrit Chase, che lo avrebbe incitato a studiare e a copiare ciò che osservava nei musei; Kenneth H. Miller, che lo avrebbe educato al gusto per una pittura pulita e nitida, organizzata con una ordinata composizione spaziale; Robert Henri, che avrebbe contribuito a liberare l’arte di quel periodo dal peso delle norme accademiche, offrendo così un attivo esempio al giovane Hopper.

Dopo il conseguimento del diploma, Hopper ottine il suo primo impiego come illustratore pubblicitario per la C. Phillips & Company.

Fonte :...Wikipedia

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